Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1392 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:1392SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio o di accertamento di conformità comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorso precedentemente proposto avverso i provvedimenti repressivi di opere abusive, in quanto con la nuova istanza si instaura un nuovo procedimento che può concludersi con il rilascio della concessione in sanatoria o con il diniego, superando la precedente situazione litigiosa. Pertanto, in tali casi, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'interesse del ricorrente risulta soddisfatto o è destinato a essere definito nell'ambito del nuovo procedimento di sanatoria, restando comunque preclusa la mera esecuzione delle misure repressive oggetto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO SEZIONE SECONDA TER composto dai signori Magistrati: ((omissis)) PERRELLI - ((omissis)) AMICUZZI - Componente, relatore ((omissis)) VINCIGUERRA - Componente ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 907 del 1999 proposto da Fa. Se. e Gi. Bu., rappresentati e difesi dall'avv. Al. Ru., unitamente al quale sono elettivamente domiciliati in Ro., alla Via Pa. Em. n. (...); CONTRO il COMUNE di Ro., in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Ma. Ba., unitamente al quale è elettivamente domiciliato presso l'Avvocatura comunale, in Ro., alla Via de. Te. di Gi. n. (...); per l'annullamento della determinazione n. 1388 del 16.10.1998, della Circoscrizione (...) del Comune di Ro., di demolizione di opere assuntamente abusivamente realizzate in Ro., alla Via de. Re. n. (...); degli atti presupposti, connessi o successivi; Visto il ricorso con i rel…

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