Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Minerva 88 S.r.l.S. contro il diniego di rilascio di una nuova concessione di occupazione di suolo pubblico "Covid", ha affermato il seguente principio di diritto: La classificazione di una strada come appartenente alla viabilità principale, ai sensi delle norme di Piano, non comporta automaticamente la sua riconducibilità alla lettera D dell'art. 2 del Codice della Strada, potendo una strada qualificata come appartenente alla viabilità principale essere riconducibile all'ipotesi di cui alla lettera E della medesima norma, per la quale non vige il divieto di occupazione di suolo pubblico stabilito per le ipotesi di cui alla lettera D dall'art. 20 del Codice della Strada. Pertanto, il divieto di concessione di occupazioni di suolo pubblico sulle strade di tipo A), B), C) e D) è limitato alla sola "sede stradale", così che la disposizione non individua una previsione automaticamente ostativa all'accoglimento della richiesta di occupazione presentata, qualora questa insista su un'area di parcheggio non tariffata. In tali casi, è necessaria una specifica motivazione da parte dell'amministrazione in ordine alla ritenuta violazione dell'art. 20 del Codice della Strada, motivazione che non può essere desunta in via automatica dalla classificazione della strada come appartenente alla viabilità principale.