Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29975 del 17 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:29975PEN

Massima

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L'ordinanza di archiviazione emessa dal giudice per le indagini preliminari a seguito dell'udienza di cui all'art. 409, comma 2, c.p.p. può essere impugnata per cassazione solo per i motivi di cui all'art. 127, comma 5, c.p.p., ovvero per i casi in cui le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, intervenendo in camera di consiglio. Pertanto, i motivi di impugnazione che coinvolgono la scelta del giudice di procedere all'archiviazione e la motivazione del provvedimento sono inammissibili, in quanto esulano dai limiti previsti dalla legge per l'impugnazione di tale ordinanza. Il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, ritenuta equa nella misura determinata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

GR. Mo. , nata a (OMESSO);

contro l'ordinanza del 4 giugno 2007 emessa dal G.i.p., del Tribunale di Catania;

nel procedimento penale a carico di:

MI. Ca. ;

letti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

lette le richieste del Sostituto Procuratore Generale che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN D…

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