Consiglio di Stato sentenza n. 2229 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:2229SENT

Massima

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Le sopravvenute norme del Codice della Strada, che prevedono una durata massima di ventinove anni per le concessioni relative all'accesso da proprietà privata sulla pubblica strada, trovano applicazione anche per le concessioni precedentemente rilasciate, in quanto disposizioni di carattere inderogabile. Pertanto, la clausola di durata indeterminata contenuta in una concessione precedente deve ritenersi incompatibile con la previsione normativa cogente e, conseguentemente, la concessione deve ritenersi scaduta, con l'onere per il concessionario di presentare richiesta di rinnovo. L'atto dell'amministrazione che comunica la scadenza della concessione ha natura meramente ricognitiva, senza che possano essere eccepiti vizi di motivazione o di mancata comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'amministrazione è tenuta a dare applicazione alla disciplina legislativa inderogabile.

Sentenza completa

N. 02692/2013
REG.RIC.

N. 02229/2014REG.PROV.COLL.

N. 02692/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2692 del 2013, proposto da:
Oleificio Cooperativo di Venafro Soc. Coop. A R.L., rappresentato e difeso dagli avv. Roberto Giammaria, Ennio Mazzocco, con domicilio eletto presso Ennio Mazzocco in Roma, via Ippolito Nievo, 61;

contro

Anas S.p.a., rappresentato e difeso dall'avv. Nicola Maione, con domicilio eletto presso Nicola Maione in Roma, via Garigliano, 11;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. MOLISE - CAMPOBASSO: SEZIONE I n. 00367/2012, resa tra le parti, concernente autorizzazione accesso al km 22+700 della s.s. venafrana.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

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