Consiglio di Stato sentenza n. 7978 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:7978SENT

Massima

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In materia di condono edilizio, gli interventi ulteriori rispetto all'oggetto della domanda di condono, pur se riconducibili a categorie edilizie minori come manutenzione straordinaria o pertinenze, ripetono le caratteristiche di illiceità dell'opera abusiva cui ineriscono strutturalmente, in quanto la presentazione della domanda di condono non autorizza l'interessato a completare ad libitum o trasformare i manufatti oggetto della richiesta, stante la permanenza dell'illecito fino alla sanatoria. Di conseguenza, il Comune ha l'obbligo di ordinare la demolizione di tali opere, salvo che la prosecuzione dei lavori avvenga nel rispetto delle procedure di cui all'art. 35 della L. 47/1985. Né la natura manutentiva o pertinenziale delle opere, né il loro presunto carattere di irrilevanza paesaggistica, né il decorso del tempo dalla realizzazione dell'abuso, né la mancata responsabilità del proprietario attuale, sono idonei a escludere l'obbligo di demolizione, in quanto la mera inerzia dell'amministrazione non può far divenire legittimo ciò che è sin dall'origine illegittimo, né può radicare un legittimo affidamento in capo al proprietario. Inoltre, l'ordine di demolizione di un immobile abusivo e mai assistito da alcun titolo, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, diverse da quelle inerenti al ripristino della legalità violata.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/10/2024

N. 07978/2024REG.PROV.COLL.

N. 10589/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10589 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via Toledo n. 156;

contro

Comune di Sorrento, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Sesta) n. 02603/2021, resa tra le parti, annullamento:

a) dell'ingiunzione alla demolizione ed a…

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