Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 16 del 2018

ECLI:IT:TARLE:2018:16SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 380/2001 successivamente all'adozione di un'ordinanza di demolizione rende tale provvedimento sanzionatorio inefficace, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera impone all'amministrazione comunale di adottare un nuovo provvedimento che supera l'originaria ordinanza di demolizione. Ciò comporta che il destinatario dell'ordinanza di demolizione non abbia più interesse a impugnarla, in quanto l'amministrazione dovrà comunque emanare un nuovo provvedimento, eventualmente di rigetto dell'istanza di sanatoria, con l'assegnazione di un nuovo termine per l'adempimento. Pertanto, il ricorso avverso l'originaria ordinanza di demolizione deve essere dichiarato inammissibile per difetto di interesse, in quanto il provvedimento impugnato non è più idoneo a ledere concretamente la sfera giuridica del ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/01/2018

N. 00016/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01768/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1768 del 2011, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio M. ((omissis)) in Lecce, via 47^ Reggimento Fanteria, 4;

contro

Comune di Taviano, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n° 50 del 4 Agosto 2011, notificata in data 12 Agosto 2011, con cui il Responsabile del Settore Urbanistica ed Ambiente del Comune di Taviano ha ingiunto, ai sensi dell’art. 31 D.P.R. 6 Giugno 2001 n° 380, la demolizione, entro il termine di novanta giorni dalla data di notificata dell’ordinan…

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