Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 33188 del 25 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:33188PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., è tenuto a verificare la legalità dell'accordo raggiunto, senza poter riesaminare nel merito la valutazione compiuta dalle parti sulla congruità della pena. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso tale sentenza è inammissibile, salvo che dal testo della stessa non emerga l'evidenza di una causa di non punibilità ex art. 129 c.p.p. non rilevata dal giudice. In tal caso, il giudice di legittimità è tenuto a motivare in ordine alla sussistenza di tale causa di proscioglimento, non essendo sufficiente la mera presa d'atto della legalità della misura della pena oggetto dell'accordo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO E.A. - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/5/2020 del Tribunale di Treviso;
udita la relazione svolta dal ((omissis)).
FATTO E DIRITTO
1. Con ricorso comune affidato al difensore di fiducia, (OMISSIS) e (OMISSIS) impugnano la sentenza indicata in rubrica con la quale e' stata applicata, rispettivamente, la pena i mesi dieci di reclusione e mesi otto di reclusione per i reati di furto e resistenza a pubblico ufficiale.
2. I ricorrenti chi…

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