Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40079 del 27 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40079PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. è integrata dalla prova dell'assunzione della qualifica di "uomo d'onore", che comporta la messa a disposizione della propria attività e determina un accrescimento della capacità intimidatrice del sodalizio criminoso e della condizione di soggezione che ne deriva per i terzi estranei all'organizzazione. Tale qualifica, lungi dall'essere generica, è indicativa della "legalizzazione" della posizione del soggetto nell'organigramma piramidale del sodalizio mafioso, costituendo uno stadio più evoluto nella progressione carrieristica del mafioso. La responsabilità penale del partecipe all'associazione mafiosa non richiede necessariamente la prova di un effettivo contributo alla realizzazione dei delitti-fine, essendo sufficiente la prova dell'adesione al sodalizio, di per sé idonea ad incrementare il potere di sopraffazione esercitato dall'organizzazione e la correlata capacità di pregiudicare il libero svolgimento della vita civile, creando nel territorio una condizione diffusa di assoggettamento. L'aggravante di cui al comma 6 dell'art. 416-bis c.p. ha natura oggettiva e va riferita all'attività dell'associazione, non necessariamente alla condotta del singolo partecipe. Nel giudizio abbreviato, il giudice può disporre l'integrazione probatoria, anche in ordine alla ricostruzione storica del fatto e all'attribuibilità dello stesso all'imputato, nei limiti della necessità ai fini della decisione e del divieto di esplorare itinerari probatori estranei allo stato degli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GENTILE D. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4729/2011 CORTE APPELLO di PALERMO, del 14/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/07/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. Galasso Aurelio che ha concluso per l'annullamento con rinvio per (OMISSIS) e per (OMISSIS), per quest'ultimo limitatamente all'ag…

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