Il titolare di un veicolo, che consapevolmente utilizza un falso documento di identità per indurre in errore il pubblico ufficiale in sede di compravendita del veicolo stesso, al fine di eludere i relativi obblighi fiscali, risponde del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, in concorso con il soggetto che ha materialmente predisposto il documento falso, in quanto direttamente interessato a realizzare l'illecito. La responsabilità penale del titolare del veicolo sussiste anche qualora la condotta materiale sia stata realizzata da un terzo, in quanto il titolare, in quanto soggetto direttamente interessato all'elusione degli obblighi fiscali, è comunque responsabile a titolo di concorso nel reato. La fattispecie integra il reato di cui all'art. 479, comma 2, c.p., in quanto il bene giuridico tutelato dalla norma è leso dalla condotta del privato che ha utilizzato il falso documento innanzi al pubblico ufficiale, indipendentemente dalla circostanza che il documento sia stato materialmente predisposto da un terzo.