Consiglio di Stato sentenza n. 4501 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4501SENT

Massima

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Il mancato assolvimento dell'onere probatorio circa l'ultimazione dell'opera abusiva entro il termine previsto dalla legge per l'accesso al condono edilizio, non consente l'applicazione del meccanismo del silenzio-assenso, essendo pacifico in giurisprudenza che l'onere della prova gravi integralmente sulla parte privata senza possibilità di inversione, anche in considerazione del decorso di un lungo lasso temporale. Pertanto, in assenza della dimostrazione dell'ultimazione dell'opera entro il termine di legge, il provvedimento di diniego del condono edilizio risulta legittimo, a prescindere da eventuali ulteriori opere abusive accertate, in quanto il difetto del requisito essenziale della prova della ultimazione costituisce un vizio radicale che di per sé sorregge in modo autosufficiente il diniego, senza necessità di ulteriori motivazioni. Inoltre, l'intervenuta riapertura dei termini per il condono edilizio con successive leggi non può essere invocata per superare il mancato assolvimento dell'onere probatorio originario, essendo onere del privato presentare una nuova istanza di condono, senza poter addossare all'amministrazione l'impossibilità di fruire di tale beneficio a causa del ritardo nell'esame della precedente domanda.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/05/2023

N. 04501/2023REG.PROV.COLL.

N. 09911/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9911 del 2018, proposto da Concetta Narciso, rappresentata e difesa dagli avvocati Giuseppe Forni, Francesco Vergara, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

contro

Comune di Acerra, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Sasso, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Gennaro Terracciano in Roma, piazza San Bernardo, n. 101

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Seconda) n. 2338/2018, resa tra l…

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