Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 528 del 2016

ECLI:IT:TARAQ:2016:528SENT

Massima

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Il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, in assenza di prospettazione di un interesse diverso dall'annullamento dell'atto impugnato, ai sensi dell'art. 34, comma 3, del Codice del processo amministrativo. Il giudice, ritenuta la sussistenza di giuste ragioni, compensa le spese di giudizio e dichiara l'irripetibilità del contributo unificato versato, in considerazione della definizione in rito della controversia. Il principio di diritto affermato è che, in presenza di una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, salvo che il ricorrente non prospetti la persistenza di un interesse diverso dall'annullamento dell'atto impugnato, ai sensi dell'art. 34, comma 3, c.p.a. In tal caso, il giudice può comunque pronunciarsi nel merito, accertando l'illegittimità dell'atto impugnato. Tuttavia, ove manchi tale prospettazione, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, con compensazione delle spese di giudizio e declaratoria di irripetibilità del contributo unificato, in considerazione della definizione in rito della controversia.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/09/2016

N. 00528/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00375/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 375 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. CCEMRA67M23H501B, con domicilio eletto presso il suo studio in L'Aquila, corso ((omissis)) 131;

contro

Ministero dell’Interno, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in L'Aquila, Complesso Monumentale S. Domenico;
Questura di L'Aquila, non costituita in giudizio;

per l'annullamento

DEL DECRETO N. 426 EMESSO IL 01/06/2010 CON IL QUALE IL QUESTORE DI L'AQUILA HA DECRE…

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