Il provvedimento di revisione della patente di guida di cui all'art. 128 del d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 è un provvedimento amministrativo di natura cautelare e preventiva, finalizzato a verificare la persistenza dei requisiti psico-fisici necessari per la conduzione di veicoli, senza che sia necessario l'accertamento di una responsabilità penale, civile o amministrativa. L'insorgere di dubbi sulla idoneità psico-fisica del titolare della patente, anche in ragione dell'accertamento di un elevato tasso alcolemico, costituisce motivo sufficiente per l'adozione del provvedimento di revisione, il quale non ha natura sanzionatoria ma è volto a tutelare la sicurezza della circolazione stradale. L'Amministrazione è pertanto legittimata a disporre la revisione della patente di guida sulla base del mero dato obiettivo dell'accertamento, a mezzo etilometro, di un tasso alcolemico sensibilmente superiore ai limiti di legge, senza che sia necessario l'accertamento giudiziale di un illecito. Il provvedimento di revisione, adeguatamente motivato anche per relationem agli atti istruttori, non può essere annullato per difetto di motivazione, in quanto l'Amministrazione ha correttamente esercitato il proprio potere-dovere di natura cautelare e preventiva, volto a tutelare la sicurezza della circolazione stradale.