Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 932 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:932SENT

Massima

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L'autorizzazione paesaggistica e il suo diniego devono essere congruamente motivati, con l'esposizione delle ragioni di effettiva compatibilità o incompatibilità delle opere con i valori paesaggistici tutelati, sulla base di una concreta valutazione del caso di specie e dello stato dei luoghi. La motivazione deve consentire il riscontro dell'idoneità dell'istruttoria, dell'apprezzamento di tutte le rilevanti circostanze di fatto e della non manifesta irragionevolezza della scelta effettuata sulla prevalenza di un valore in conflitto con quello tutelato in via primaria. L'autorità competente deve manifestare la piena consapevolezza delle conseguenze derivanti dalla realizzazione delle opere, nonché della visibilità dell'intervento progettato nel più vasto contesto ambientale, senza fondarsi su affermazioni apodittiche, da cui non si evincano le specifiche caratteristiche dei luoghi e del progetto. Deve, quindi, verificare in concreto la compatibilità dell'intervento con il mantenimento e l'integrità dei valori dei luoghi tutelati, non potendo limitarsi a mere formule di stile disancorate dalla realtà fattuale. Il provvedimento di diniego dell'autorizzazione paesaggistica, in particolare, deve essere adeguatamente motivato, con l'esposizione delle ragioni di effettiva incompatibilità dell'opera con i valori paesaggistici tutelati, senza potersi fondare su una rappresentazione inesatta o erronea della situazione dei luoghi. In caso di procedura autorizzatoria semplificata, l'obbligo motivazionale è rafforzato, dovendo l'amministrazione in caso di giudizio negativo fornire una motivazione particolarmente dettagliata e puntuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2021

N. 00932/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00828/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 828 del 2019, proposto da Nicola Tranquilli, rappresentato e difeso dall'avvocato Maria Ughetta Bini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Brescia, via Floriano Ferramola n. 14;

contro

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in persona dei legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi
ex lege
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso la quale sono domiciliat…

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