Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6572 del 14 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:6572PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (c.d. DASPO) e di obbligo di presentazione presso gli uffici di polizia, adottato dal Questore ai sensi dell'art. 6 della legge n. 401 del 1989 e convalidato dal giudice, è legittimo quando risulti accertata, anche in via indiziaria, la partecipazione del soggetto a manifestazioni di tifo violento, non essendo necessaria la certezza della prova circa la sua condotta specifica. In sede di convalida, il giudice non deve procedere ad un'autonoma valutazione probatoria, ma può limitarsi a verificare la ragionevolezza e la proporzionalità della misura adottata dall'autorità amministrativa, la quale è competente a valutare la pericolosità sociale del soggetto e l'idoneità della misura a prevenire la violenza negli stadi. Pertanto, la motivazione del provvedimento di convalida può essere resa per relationem, richiamando quella del provvedimento amministrativo, purché consenta un adeguato riscontro del percorso logico-giuridico seguito dall'autorità di polizia. Inoltre, la circostanza che la squadra di calcio locale disputi le partite "casalinghe" in un comune diverso da quello di residenza del soggetto non incide sulla legittimità della misura, trattandosi di una variabile di fatto contingente e priva di rilevanza ai fini della valutazione di legittimità in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. GALTERIO Donatella - Presidente

Dott. SEMERARO Luca

Dott. CORBETTA Stefano - Relatore

Dott. NOVIELLO Giuseppe

Dott. MAGRO Maria Beatrice

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ac.Di., nato a C il omissis
avverso l'ordinanza del 11/05/2023 del G.i.p. del Tribunale di Agrigento
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Stefano Corbetta;
letta la requisitoria de Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Antonio Balsamo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilità del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, avv. Gi. In. del foro di Agrigento, che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il G.i.p. del Tribunale di Agrigent…

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