Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2960 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2960PEN

Massima

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Il riconoscimento della circostanza aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991 (metodo mafioso e agevolazione dell'associazione di tipo mafioso) in relazione a reati diversi dal delitto di associazione mafiosa ex art. 416-bis c.p. richiede la dimostrazione di un nesso teleologico tra la condotta criminosa e il fine di agevolare l'attività dell'associazione, non potendo tale finalità essere desunta automaticamente dalla mera appartenenza dell'agente all'organizzazione criminale o dalla sua posizione di espressione imprenditoriale della stessa. La sola connotazione mafiosa dell'indagato o del contesto in cui opera non è sufficiente a integrare l'aggravante, essendo necessario accertare che egli abbia agito specificamente per favorire gli interessi e le attività dell'associazione di stampo mafioso di cui faceva parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MORELLI Francesc - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Pao - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/04/2018 del TRIB. di REGGIO CALABRIA - SEZ. RIESAME;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
uditi gli Avvocati (OMISSIS) E (OMISSIS), che hanno concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 20 aprile 2018, il Tribunale di Regg…

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