Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6309 del 16 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6309PEN

Massima

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Il possesso di un'arma da fuoco in luogo pubblico, in assenza di plausibili giustificazioni, integra il reato di porto illegale, anche quando l'arma sia stata rinvenuta a notevole distanza dal luogo in cui gli imputati sono stati fermati, purché vi siano elementi indiziari sufficienti a ritenere che l'arma fosse nella loro disponibilità e che essi stessero agendo con atteggiamento guardingo e volto a non farsi notare, senza offrire spiegazioni convincenti circa la loro presenza in quel luogo. In tali casi, la valutazione degli elementi probatori e la ricostruzione logica dei fatti operata dai giudici di merito, se adeguatamente motivata, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo precluso a questa Corte di Cassazione di sostituire la propria valutazione a quella dei giudici di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di:

VI. Ma. , nato a (OMESSO);

DO. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza pronunciata in data 23 aprile 2009 dalla Corte di appello di Lecce;

- udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

- sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita…

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