Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4598 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4598PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando il sodalizio criminoso è caratterizzato dalla forza intimidatrice del vincolo associativo, dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, e dalla percezione diffusa nella collettività dell'efficienza del gruppo criminale, elementi che possono essere desunti dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, dalle indagini di polizia giudiziaria e dalla prova di una lunga serie di gravi reati fine commessi dagli affiliati per ordine del capo dell'associazione, il quale provvede anche al pagamento di uno stipendio mensile ad alcuni di essi. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è adeguatamente motivato dal giudice con il riferimento ai precedenti penali dell'imputato, ritenuti di particolare rilievo come elementi concreti della sua personalità, senza che sia necessaria una specifica disamina di tutti gli elementi che possono consigliare o meno una particolare mitezza nell'irrogazione della pena. Infine, quando la contestazione è "aperta", ossia con permanenza delittuosa fino all'attualità, il termine prescrizionale non matura finché permangono condotte relative a reati fine, come dimostrato dalla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. GI. N. IL (OMESSO);

2) PA. GI. N. IL (OMESSO);

3) P. G. N. IL (OMESSO);

4) SO. AL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 540/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 16/12/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Udito il Procuratore Generale in persona…

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