Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13153 del 6 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:13153PEN

Massima

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Il requisito della "presenza di più persone" ai fini della configurabilità del delitto di oltraggio a pubblico ufficiale di cui all'art. 341-bis c.p. non è integrato quando le uniche persone presenti siano tutti pubblici ufficiali che si trovino sul posto in ragione dello svolgimento dell'atto d'ufficio che ha generato o nel cui contesto si è realizzata la condotta oltraggiosa. In tali casi, infatti, non può dirsi realizzata la lesione al "prestigio del pubblico ufficiale", che postula la rilevanza esterna dell'offesa rispetto alla specifica articolazione soggettiva della Pubblica Amministrazione intenta allo svolgimento di quella determinata funzione. Pertanto, l'elemento costitutivo della "presenza di più persone" richiede che le stesse siano diverse dai pubblici funzionari interessati o coinvolti nel compimento dell'atto d'ufficio, potendo anche rilevare la presenza di altri pubblici ufficiali a condizione che questi non siano presenti per lo stesso motivo d'ufficio in relazione al quale la condotta oltraggiosa sia posta in essere dall'agente. L'onere di provare la sussistenza di tale requisito grava sull'accusa, non potendosi fondare una presunzione di presenza di più persone sulla sola circostanza che la condotta sia avvenuta in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11 febbraio 2021 emessa dalla Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Bari ha …

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