Consiglio di Stato sentenza n. 4979 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:4979SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di approvazione di un piano di lottizzazione, afferma i seguenti principi giuridici: 1. L'approvazione del piano di lottizzazione non è un atto dovuto, anche se il piano risulta conforme allo strumento urbanistico generale, in quanto l'approvazione è sempre espressione di potere discrezionale dell'organo deputato a valutare l'opportunità di dare attuazione alle previsioni dello strumento urbanistico generale. 2. Il Consiglio Comunale, nell'esercitare tale potere discrezionale, può valutare non solo la conformità urbanistica del piano di lottizzazione, ma anche la congruità delle soluzioni adottate rispetto agli orientamenti prevalsi in seno all'organo consiliare in ordine alle linee di sviluppo urbanistico, anche in relazione all'assetto complessivo del territorio. 3. La mancata approvazione del piano di lottizzazione non incide necessariamente sulla validità e sull'attualità del piano attuativo di iniziativa pubblica, in quanto la conformità dello strumento attuativo allo strumento urbanistico generale non comporta la necessaria condivisione delle scelte operate dallo strumento attuativo. 4. L'obbligo di motivazione del diniego di approvazione del piano di lottizzazione richiede che le ragioni esposte a fondamento della determinazione assunta dall'organo consiliare siano in concreto idonee a supportare la decisione, senza che sia sufficiente un'astratta affermazione di carenza motivazionale. 5. Il ricorso a un parere esterno da parte dell'amministrazione comunale, pur potendo influenzare l'esito del procedimento, non determina di per sé l'illegittimità del provvedimento finale, in quanto l'eventuale illegittimità dell'acquisizione del parere potrebbe rilevare su altri piani, come quello della regolarità contabile, ma non è idonea a riflettersi sulla legittimità del provvedimento consiliare successivamente adottato. 6. Non sussiste un vincolo di presupposizione tra l'atto di acquisizione del parere esterno e il provvedimento finale adottato dall'amministrazione, in quanto l'eventuale illegittimità del primo non comporta necessariamente l'illegittimità del secondo.

Sentenza completa

N. 07346/2009
REG.RIC.

N. 04979/2012REG.PROV.COLL.

N. 07346/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7346 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma presso lo studio dell’Avv. ((omissis)), via della Balduina, 28;

contro

Comune di Catanzaro (Cz), in persona del Sindaco
pro tempore
, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via della Frezza, 59;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Calabria, Sede di Catanzaro, Sez. I, n. 625 dd. 6 giugno 2008, resa tra le parti e concernente diniego approvazione piano di lottizzazione
“Zaffiro”

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