Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5867 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:5867SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora il ricorrente, successivamente alla proposizione del ricorso, abbia conseguito il risultato sperato, come nel caso di superamento del concorso pubblico oggetto di impugnazione. In tali ipotesi, il Giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il venir meno dell'interesse del ricorrente determina il difetto di una delle condizioni necessarie per l'esercizio dell'azione. Tale principio trova applicazione anche quando il ricorso sia diretto all'annullamento di atti relativi a procedure concorsuali, atteso che il conseguimento della posizione giuridica ambita rende privo di utilità pratica l'accoglimento della domanda di annullamento. Ciò in quanto l'interesse del ricorrente, che costituisce il presupposto per l'esercizio dell'azione, deve permanere per tutto il corso del giudizio, non essendo sufficiente che esso sussista soltanto al momento della proposizione del ricorso. Pertanto, il venir meno dell'interesse del ricorrente, sopravvenuto rispetto all'instaurazione del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, a prescindere dalla fondatezza o meno delle censure dedotte. In tali ipotesi, il Giudice amministrativo non è tenuto a pronunciarsi nel merito della controversia, essendo sufficiente accertare il difetto di interesse del ricorrente, con conseguente declaratoria di improcedibilità del ricorso.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/05/2017

N. 05867/2017 REG.PROV.COLL.

N. 06365/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6365 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), elettivamente domiciliato in Roma, via dei Barbieri, 6, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

Il Ministero della giustizia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale domicilia in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

((omissis)), non costituita in giudizio;

per l'annullamento

del verbale della Commissione esaminatrice del concorso a 200 posti di notaio, indetto con d.d. 27 dice…

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