Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8186 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8186PEN

Massima

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Il falso in documento pubblico è integrato dalla formazione di un atto falso, anche attraverso il concorso di più soggetti che forniscono i propri dati anagrafici e fotografia, pur in assenza di prova certa sulla data di commissione del reato, quando gli accertamenti svolti dalle autorità competenti dimostrino in modo inequivocabile la non autenticità del documento, anche in presenza di caratteristiche esteriori conformi ai modelli originali. In tali casi, l'onere di provare con precisione la data di consumazione del reato non grava sull'imputato, ma sull'accusa, con la conseguenza che, in mancanza di prova certa, il termine di prescrizione decorre dalla data più risalente, salvo che il ricorrente non fornisca elementi incontrovertibili idonei a confermare che il reato è stato consumato in data anteriore a quella contestata e non smentiti né smentibili da altri elementi di prova acquisiti al processo. Inoltre, la mancata richiesta di assunzione di prove decisive nel giudizio di merito, non riproposta espressamente nel ricorso per cassazione, rende inammissibile la relativa doglianza, così come l'impugnazione di valutazioni di merito, non adeguatamente confrontate con la motivazione della sentenza impugnata, è inammissibile per genericità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/09/2017 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LORI PERLA che ha concluso per l'inammissibilita'.
assente il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Il ricorrente impugna la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Trieste il 27.9…

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