Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4791 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:4791SENT

Massima

Il provvedimento amministrativo di diniego di agevolazioni finanziarie per un'iniziativa imprenditoriale diventa improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse qualora la società richiedente sia nel frattempo entrata in liquidazione, in quanto la liquidazione comporta la cessazione dell'attività imprenditoriale, presupposto indefettibile per fruire delle agevolazioni previste dalla legge. In tale ipotesi, l'eventuale accoglimento del ricorso avverso il provvedimento di diniego risulterebbe privo di utilità concreta, essendo venuto meno l'interesse della società all'ottenimento delle agevolazioni a causa della cessazione dell'attività imprenditoriale. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse giustifica comunque la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, sussistendone giusti motivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Sezione Terza Ter
Composto dai Magistrati:
Francesco CORSARO Presidente
Stefania SANTOLERI Componente
Stefano FANTINI Componente relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 3371 del 1997 Reg. Gen. proposto da Prosam S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Vito Bruno e Pietro De Ruggieri, presso quest'ultimo elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Garigliano n. 72;
CONTRO
Società Sviluppo Italia (già Società per l'Imprenditorialità Giovanile) S.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Stefano Vinti e Paola Chirulli, presso i quali è elettivamente domiciliata in Roma, alla Via Emilia n. 88;
per l'annullamento
del provvedimento adottato dal C.d'A. della Società per l'Imprenditorialità Giovanile in da…

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