Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40966 del 3 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:40966PEN

Massima

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Il decreto autorizzativo delle intercettazioni, privo di diretta funzione probatoria, non rientra tra gli atti che devono essere trasmessi al tribunale del riesame ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p.; pertanto, la mancata trasmissione di tali decreti non determina l'inutilizzabilità delle intercettazioni, potendo il difensore richiederne l'acquisizione al tribunale competente. La regolarità delle operazioni di intercettazione può essere verificata dal difensore attraverso la richiesta di acquisizione dei relativi decreti autorizzativi, senza che ciò comporti l'inutilizzabilità delle risultanze probatorie, le quali possono essere legittimamente poste a fondamento dell'applicazione di misure cautelari, purché il loro contenuto sia adeguatamente rappresentato negli atti trasmessi al tribunale del riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenz - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3113/2013 del 29/4/2013 del TRIBUNALE DEL RIESAME DI NAPOLI;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Il Tribunale del Riesame di Napoli con ordinanza del 29 aprile 2013 conferma…

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