L'uso o il porto fuori dalla propria abitazione di un giocattolo riproducente un'arma, sprovvisto di tappo rosso, assume rilevanza penale soltanto se mediante esso si realizzi un diverso reato del quale l'uso o il porto di un'arma rappresenti elemento costitutivo o circostanza aggravante. Pertanto, il semplice uso o porto fuori della propria abitazione di un tale giocattolo non è previsto dalla legge come reato autonomo. Tuttavia, qualora il giocattolo riproducente un'arma, sprovvisto di tappo rosso, sia utilizzato nella realizzazione di un delitto, come nel caso della rapina aggravata, tale condotta integra la circostanza aggravante dell'uso dell'arma. La valutazione della sussistenza di tale aggravante rientra nell'ambito del giudizio di fatto rimesso ai giudici di merito, la cui motivazione, se congrua e logica, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi logici o giuridici. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche e la determinazione della pena, se adeguatamente motivati, non sono censurabili in Cassazione, in assenza di specifiche e argomentate doglianze.