Cassazione penale Sez. V sentenza n. 37334 del 1 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:37334PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione di beni e denari, di cui all'art. 216 della legge fallimentare, è configurabile anche nei confronti dell'amministratore di fatto della società dichiarata fallita, a prescindere dall'estensione della dichiarazione di fallimento nei suoi confronti ai sensi dell'art. 147 della legge fallimentare. Infatti, la qualifica di amministratore di fatto, che comporta l'applicabilità delle norme sulla bancarotta di cui agli artt. 216 e 223 della legge fallimentare, prescinde dalla formale titolarità della carica sociale e può essere accertata sulla base di elementi indiziari che dimostrino l'effettiva ingerenza del soggetto nella gestione della società. Il fatto che il fallimento si sia concluso con un concordato fallimentare omologato dai creditori non esclude la rilevanza penale dei fatti distrattivi commessi prima della dichiarazione di fallimento, in quanto quest'ultima rappresenta l'elemento costitutivo del delitto di bancarotta fraudolenta. Inoltre, la declaratoria di prescrizione del reato di bancarotta semplice comporta implicitamente anche l'estinzione del reato di bancarotta semplice documentale di cui all'art. 224 della legge fallimentare, in quanto entrambi i reati sono riferiti alla medesima qualifica di amministratore (di fatto) della società fallita. Infine, non vi è violazione del divieto di reformatio in pejus quando, pur essendo stato dichiarato prescritto uno dei reati contestati, la pena finale è determinata nel minimo edittale, con la massima riduzione per le attenuanti generiche riconosciute, senza alcun aggravamento rispetto alla condanna di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LU. LU., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 24/05/2007 CORTE APPELLO di GENOVA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PALLA STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SELVAGGI E., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in relazione alla L.F. articolo 224 per prescrizione.

MOTIVI DELLA DECISIONE

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