Cassazione penale Sez. III sentenza n. 44048 del 28 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:44048PEN

Massima

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La confisca dei beni prevista dall'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992, conv. in l. n. 356/1992, può essere disposta anche in assenza di un nesso eziologico diretto tra il reato per cui è intervenuta la condanna e i beni da confiscare, essendo sufficiente l'accertamento di una sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta dal condannato, nonché l'assenza di una credibile giustificazione circa la legittima provenienza di tali beni. In tal caso, opera una presunzione legislativa di illecita accumulazione patrimoniale, a prescindere dal fatto che i beni siano stati acquisiti in epoca anteriore o successiva al reato per cui è intervenuta la condanna, ovvero abbiano un valore superiore al provento del medesimo reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Ar. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 25.2.2010 della Corte di Appello di Ancona;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. Silvio Amoresano;

sentite le conclusioni del P.G., Dr. De Santis Fausto, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

OSSERVA

1) Con sentenza in data 25.2.2010 la Corte di Appello di Ancona, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Pesaro del 15.5.2001, con la quale …

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