Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18887 del 5 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18887PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero, trova il suo limite nel divieto di diffamazione, quando le affermazioni non risultano supportate da elementi di verità e configurano un'offesa gratuita e ingiustificata della reputazione altrui. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica non può giustificare espressioni che, pur presentandosi come mere opinioni, attribuiscano all'altrui attività commerciale irregolarità o illeciti non comprovati, in assenza di un concreto interesse pubblico alla divulgazione di tali informazioni. In tali casi, la condotta integra il reato di diffamazione, non potendo essere scriminata ai sensi dell'art. 51 c.p., e il giudice è legittimato a irrogare una sanzione penale proporzionata alla gravità del fatto, senza che la mancata prova di un danno patrimoniale specifico possa incidere sulla determinazione del risarcimento, che può essere liquidato in via equitativa in ragione del pregiudizio non patrimoniale derivante dall'offesa alla reputazione. L'istituto della particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., inoltre, non trova applicazione nel procedimento davanti al giudice di pace, essendo prevista una disciplina speciale di non punibilità per fatti di particolare lieve entità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. MICHELI P. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Asti il 15/04/2015;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Birritteri Luigi, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) ricorre avverso la pronuncia indicata in epigrafe, recant…

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