Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento, nell'esaminare il ricorso presentato dal signor Giorgio Dallagiacoma contro la Provincia autonoma di Trento per il risarcimento del danno derivante dall'espropriazione di una porzione della sua proprietà ai fini della messa in sicurezza di un tratto della Strada Provinciale 71 Fersina-Avisio, ha rilevato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: La domanda di risarcimento del danno che non si pone in rapporto di causalità diretta con l'illegittimo esercizio (o con il mancato esercizio) del potere pubblico, ma è riferita a meri comportamenti materiali della pubblica amministrazione, è sottratta alla giurisdizione del giudice amministrativo e appartiene alla cognizione del giudice ordinario, al quale spetta anche la valutazione dell'eventuale disapplicazione di atti amministrativi rilevanti ai fini della decisione. Il giudice amministrativo, in presenza di una domanda risarcitoria fondata su condotte pratiche o comportamenti meramente materiali della pubblica amministrazione, privi di qualsivoglia collegamento con l'esercizio del potere pubblico, deve declinare la propria giurisdizione a favore del giudice ordinario, al quale compete la cognizione dell'intera vicenda, sia sotto il profilo risarcitorio che sotto quello indennitario. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 7 del Codice del processo amministrativo, la giurisdizione amministrativa è circoscritta alle controversie inerenti all'esercizio del potere pubblico, mentre le domande di risarcimento del danno derivanti da meri comportamenti materiali della P.A. rientrano nella competenza del giudice ordinario.