Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3025 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:3025SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca di una licenza amministrativa, legittimamente adottato per la sopravvenuta condanna penale del titolare, determina il venir meno del presupposto per il subentro di un terzo nella titolarità della stessa, rendendo improcedibile il relativo ricorso per difetto di interesse. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che la revoca di una licenza amministrativa, disposta a seguito della condanna penale del titolare, preclude il subentro di un terzo nella titolarità della stessa, in quanto viene meno il presupposto necessario per l'accoglimento della relativa istanza. Tale principio si fonda sulla considerazione che, venuta meno la licenza originaria, non sussiste più alcun interesse giuridicamente rilevante del ricorrente all'accoglimento del ricorso, rendendo pertanto il gravame improcedibile. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è dunque la seguente: La revoca di una licenza amministrativa, legittimamente disposta a seguito della condanna penale del titolare, determina il venir meno del presupposto per il subentro di un terzo nella titolarità della stessa, rendendo improcedibile il relativo ricorso per difetto di interesse, in quanto la mancanza della licenza originaria fa venire meno l'interesse giuridicamente rilevante del ricorrente all'accoglimento del gravame.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/03/2018

N. 03025/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05779/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5779 del 2011, proposto da:
Fernando Raffaelli, rappresentato e difeso dagli Avvocati Paolo Carbone e Michele Della Bella, con domicilio eletto presso lo studio dell’Avvocato Michele Della Bella in Roma, viale Liegi n. 34;

contro

l’U.T.G. - Prefettura di Bologna ed il Ministero dell’Interno, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, costituiti in giudizio, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio
ex lege
presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per l’annullamento

- del decreto della Prefettura di Bologna p…

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