La falsificazione di un permesso di parcheggio per invalidi, se riconoscibile "ictu oculi" come mera copia fotostatica priva di attestazione di autenticità, non integra il reato di falso, in quanto la mancanza di qualsiasi attestazione di autenticità rende la falsificazione immediatamente percepibile e riconoscibile, escludendo l'idoneità ingannatoria necessaria per la configurazione del reato. Pertanto, la semplice esposizione sul parabrezza di un contrassegno di parcheggio per invalidi, riconoscibile come falso senza alcuna difficoltà, non costituisce reato di falso, in quanto la manifesta riconoscibilità della falsità esclude l'elemento della idoneità ingannatoria richiesto per la configurazione del delitto. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto della immediata percepibilità della falsità del documento, che esclude la possibilità di indurre in errore il soggetto passivo, elemento essenziale per la configurazione del delitto di falso.