Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25308 del 27 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25308PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina aggravata può essere integrato dalla condotta di chi, pur non partecipando materialmente all'esecuzione del fatto, abbia consapevolmente agevolato l'azione criminosa del reo principale, fornendo un contributo di natura organizzativa, logistica o di appoggio. A tal fine, il giudice di merito può legittimamente ritenere la responsabilità concorsuale dell'imputato sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, anche di natura indiziaria, che dimostrino la sua consapevole partecipazione all'illecito, senza che sia necessaria la prova di un suo specifico contributo esecutivo. In particolare, il fatto che l'imputato abbia accompagnato e trasportato in auto il reo confesso fino al luogo della rapina e si sia poi allontanato velocemente con lo stesso veicolo, pur non avendo materialmente preso parte all'azione criminosa, può costituire indizio grave, preciso e concordante della sua consapevole partecipazione al reato, qualora tale condotta risulti incompatibile con una mera occasionale e inconsapevole assistenza. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle circostanze attenuanti generiche, può legittimamente escluderle sulla base della sola considerazione di un solo elemento negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente, senza necessità di esaminare analiticamente tutti gli altri fattori favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o desumibili dagli atti. Inoltre, quando la pena inflitta non si discosti eccessivamente dai minimi edittali, l'obbligo motivazionale previsto dall'art. 125 c.p.p., comma 3, può ritenersi assolto anche attraverso espressioni che manifestino sinteticamente il giudizio di congruità della pena o richiamino sommariamente i criteri oggettivi e soggettivi enunciati dall'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), alias (OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 6 maggio 2011 dalla Corte di appello di Trento;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. dott. SALZANO Francesco che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

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