Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3583 del 1 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3583PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. non può consistere in un mero status o in una condivisione meramente psicologica del programma criminoso, ma deve sostanziarsi in un agire concreto e causalmente efficace rispetto agli scopi dell'associazione, manifestato da un impegno reciproco e costante, funzionalmente orientato alla struttura e all'attività dell'organizzazione criminosa, in cui l'agente risulti stabilmente e organicamente incardinato. L'elemento soggettivo della condotta di partecipazione sussiste quando ricorra la consapevole volontà di far parte della compagine criminosa al fine di condividerne l'attività svolta e gli obiettivi criminali. Le dichiarazioni dei chiamanti in correità o in reità devono essere valutate in modo unitario, considerando la credibilità soggettiva del dichiarante, l'attendibilità intrinseca delle dichiarazioni e l'esistenza di riscontri esterni univoci e individualizzanti. Quando il compendio probatorio sia costituito da conversazioni intercettate, alle quali l'imputato non abbia partecipato, gli elementi di fatto acquisiti costituiscono fonte di prova diretta, soggetta al libero convincimento del giudice, salvo che non abbiano natura meramente indiziaria, nel qual caso devono possedere i requisiti di gravità, precisione e concordanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2019 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENOLDI Carlo;
letta la requisitoria scritta presentata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, ZACCO Franca, ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata limitatamente al tr…

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