Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4723 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:4723SENT

Massima

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L'Amministrazione ha l'obbligo di emanare un provvedimento espresso e motivato, in riscontro a un'istanza presentata dall'interessato, entro i termini previsti dalla legge, al fine di concludere il procedimento amministrativo. Ciò in ossequio ai principi di trasparenza, buon andamento e tempestiva conclusione del procedimento, sanciti dalla Costituzione e dalla legge sul procedimento amministrativo. Qualora l'Amministrazione persista nell'inerzia, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda all'adempimento dell'obbligo di provvedere, a tutela dell'interesse pretensivo del ricorrente. La mancata adozione del provvedimento finale, pur in assenza di un concreto pregiudizio dimostrato, integra comunque una violazione dell'obbligo di clare loqui della Pubblica Amministrazione, che deve sempre e comunque informare il suo agere. Il giudice, nel valutare la fondatezza della pretesa del ricorrente, non entra nel merito della decisione amministrativa, essendo rimessa all'Amministrazione l'effettuazione degli adempimenti istruttori necessari per la formazione della volontà provvedimentale, la quale dovrà essere espressa in un atto motivato, indipendentemente dal suo contenuto favorevole o sfavorevole per il destinatario.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/08/2024

N. 04723/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02102/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2102 del 2024, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis))', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria ex lege in Napoli, via Diaz 11;

per la declaratoria

di illegittimità del silenzio inadempimento/rifiuto formatosi sulla richiesta di convocazione per la sottoscrizione del modello 209 a seguito di primo ingresso.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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