Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26998 del 21 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26998PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c) c.p.p., può essere desunto dalle modalità di commissione del fatto, caratterizzate da violenza e inosservanza delle prescrizioni dell'autorità, nonché dalla personalità dell'indagato, valutata in base ai precedenti penali e alla mancanza di freni inibitori, anche quando i reati siano stati commessi in un contesto di protesta collettiva, purché tale contesto non sia considerato un evento eccezionale e irripetibile, tale da escludere il pericolo di recidiva. In particolare, il requisito dell'attualità del pericolo non coincide con l'imminenza di specifiche occasioni di ricaduta nel delitto, ma richiede una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, alla luce di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale. Inoltre, il concetto di "reati della stessa specie" deve essere riferito non solo a reati che offendono il medesimo bene giuridico, ma anche a fattispecie criminose che presentano uguaglianza di natura in relazione al bene tutelato e alle modalità esecutive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CENTOFANTI Francesco - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. CURAMI M.Ser - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. LANNA A.Valerio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2022 del TRIB. LIBERTA' di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICAELA SERENA CURAMI;
lette le conclusioni del PG OLGA MIGNOLO che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Bari, adito ex articolo 310 c.p.p., ha accolto l'appello cautelare presentato dal Pubblico Ministero presso il Tribunale di Foggia contro l'…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.