La Provincia autonoma di Trento, nell'esercizio delle proprie competenze in materia di tutela dell'ambiente e di gestione dei rifiuti, ha adottato una pianificazione strategica per lo smaltimento dei rifiuti urbani residui a valle della raccolta differenziata, prevedendo la realizzazione di un unico impianto di termovalorizzazione con recupero energetico, quale soluzione tecnologica ritenuta idonea a garantire il trattamento dei rifiuti in modo ambientalmente compatibile ed efficiente. Tale scelta, effettuata nell'ambito del terzo aggiornamento del Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 1730 del 18 agosto 2006, è stata successivamente recepita a livello legislativo con l'attribuzione al Comune di Trento delle attività di costruzione e gestione dell'impianto di termovalorizzazione. Il bando di gara indetto dal Comune di Trento per l'affidamento in concessione dei lavori di progettazione, realizzazione e gestione di tale impianto, pertanto, si limita a dare esecuzione a tale scelta strategica, senza che possa essere contestata la legittimità della medesima in sede di impugnazione del bando stesso, atteso che la relativa decisione è stata assunta in sede di pianificazione provinciale e non è più sindacabile. Inoltre, la società ricorrente, operante nel settore del recupero e riciclaggio dei rifiuti, non può essere considerata legittimata a impugnare il bando di gara, in quanto il suo interesse non risulta differenziato e specifico rispetto a quello della generalità dei soggetti, non essendo essa titolare di un interesse diretto, concreto ed attuale all'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione.