Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2673 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:2673SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di ingiunzione di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione di un'istanza di condono edilizio successivamente all'emanazione delle ordinanze di demolizione rende inefficaci tali provvedimenti e improcedibile l'impugnazione proposta, in quanto la nuova valutazione provocata dall'istanza di condono comporterà comunque la necessaria formazione di un nuovo provvedimento di accoglimento o di rigetto che varrà a superare il provvedimento oggetto di impugnativa. 2. L'ordine di demolizione conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere edilizie realizzate, essendo un atto dovuto, non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche secondo un procedimento di natura vincolata. 3. Ai fini della qualificazione di una variazione come "essenziale" ai sensi della normativa regionale, occorre verificare la sussistenza di una o più delle seguenti condizioni: a) mutamento della destinazione d'uso che implichi variazione degli standards urbanistici; b) aumento consistente della cubatura o della superficie di solaio; c) modifiche sostanziali di parametri urbanistico-edilizi; d) mutamento delle caratteristiche dell'intervento edilizio assentito; e) violazione della normativa edilizia antisismica. 4. Il cambio di destinazione d'uso da locale accessorio (garage o cantina) a civile abitazione comporta il passaggio da una categoria urbanistica ad un'altra e costituisce una variazione essenziale, in quanto incide sul carico urbanistico e sulla necessità di standard. 5. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'immobile abusivo, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, è una sanzione autonoma che consegue all'inottemperanza stessa e può operare esclusivamente nei confronti del responsabile dell'abuso, non potendo estendersi ad altri soggetti estranei all'abuso. 6. Il titolo per l'immissione in possesso e per la trascrizione nei registri immobiliari è costituito dall'accertamento formale dell'inottemperanza all'ingiunzione di demolizione, adottato dal competente ufficio comunale, e non dal mero verbale di constatazione di inadempienza redatto dalla polizia municipale.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/10/2020

N. 02673/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02553/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2553 del 2003, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento prot. 561 del 3.04.2003, notificato l’11.5.2003, con cui il Direttore pro tempore del Dipartimento Politica del Territorio del Municipio di Messina, in applicazione dell'art. 7 della L. n.47/85, ha ingiunto al ricorrente e al s…

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