Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22699 del 30 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:22699PEN

Massima

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La depenalizzazione di una fattispecie comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, con conseguente obbligo di trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione amministrativa, anche quando il procedimento penale non sia ancora definitivamente concluso al momento dell'entrata in vigore della norma di depenalizzazione, in applicazione del principio di retroattività della legge più favorevole al reo. Il giudice è tenuto a verificare l'eventuale sopravvenuta depenalizzazione della fattispecie contestata, annullando la sentenza di condanna senza rinvio qualora il fatto non sia più previsto dalla legge come reato, ma solo come illecito amministrativo. In tal caso, il giudice deve disporre la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa competente per l'applicazione della sanzione, anche in assenza di specifiche norme transitorie, in ossequio al principio di retroattività della legge più favorevole. La trasformazione di una fattispecie da reato a illecito amministrativo, con conseguente depenalizzazione, comporta l'applicazione retroattiva della nuova disciplina più favorevole al reo, imponendo l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna e la trasmissione degli atti all'autorità amministrativa per l'irrogazione della sanzione amministrativa, a prescindere dalla definitività del procedimento penale al momento dell'entrata in vigore della norma di depenalizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1204/2015 TRIBUNALE di PRATO, del 20 maggio 2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 1 marzo 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CENCI DANIELE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FIMIANI Pasquale, che ha concluso l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perche' il reato non e' piu' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO
1.In data …

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