Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27457 del 22 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:27457PEN

Massima

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La confisca per equivalente di cui all'art. 240-bis c.p. può essere disposta dal giudice dell'esecuzione anche per beni acquistati dal condannato in epoca successiva alla commissione del reato-presupposto, purché risulti la loro evidente sproporzione rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta, senza che sia necessaria una diretta proporzionalità tra il valore dei beni confiscati e il profitto realizzato dal reato. Il criterio della "ragionevolezza temporale" richiede che il giudice valuti la connessione tra i beni e la condotta criminosa, senza che ciò implichi una rigida corrispondenza temporale, essendo sufficiente che i beni siano stati acquisiti con risorse finanziarie possedute prima della pronuncia della sentenza di condanna per il reato-presupposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. MICCOLI G. R. A. - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/02/2022 del Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Milano, in funzione di giudice dell'esecuzione;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI Grazia Rosa Anna;
letta la requisitoria del Procuratore Generale, nella persona del Dott. CIMMINO Alessandro, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 16 settembre 2013 il G…

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