Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza n. 887 del 2018

ECLI:IT:TARCZ:2018:887SENT

Massima

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Il carattere precario di un'opera edilizia, ai fini della sua esenzione dal titolo abilitativo, non dipende esclusivamente dalla tipologia costruttiva o dal materiale utilizzato, ma dalla sua destinazione d'uso. Pertanto, un manufatto di dimensioni notevoli, costituito da più locali e utilizzato per finalità commerciali, non può essere considerato un'opera precaria e pertanto è soggetto all'obbligo di acquisire il relativo titolo edilizio. In tali casi, l'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi è legittimo, in quanto l'intervento realizzato in assenza di permesso di costruire deve essere qualificato come una nuova costruzione, con conseguente applicabilità della sanzione demolitoria prevista dalla normativa urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2018

N. 00887/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00730/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 730 del 2011, proposto da Vecchio Paolo, rappresentato e difeso dall’avvocato Maria Carmela Vadalà, domiciliato ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;

contro

il Comune di Trenta, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall’avvocato Oreste Morcavallo, domiciliato ai sensi dell’art. 25 c.p.a.;

per l’annullamento

- dell’ordinanza n. 79 del 14 aprile 2011 del Responsabile del Settore Tecnico del Comune di Trenta di sospensione dei lavori edili;

- dell’ordinanza n 82 del 17 maggio 2011 dello stesso Responsabile, recante ingiunzione di demolizione, rimozione e ripristino dello stato…

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