Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 1638 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:1638CIV

Massima

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Il contratto di appalto obbliga l'appaltatore a eseguire i lavori commissionati dal committente in conformità agli accordi raggiunti, salvo contestazione specifica e tempestiva da parte del committente circa l'effettiva esecuzione e la quantità dei lavori svolti. Ove il committente non contesti specificamente tali elementi, l'appaltatore è legittimato a richiedere il pagamento del corrispettivo pattuito, essendo onere del committente provare l'inadempimento o l'inesattezza delle prestazioni eseguite. Tuttavia, l'appaltatore ha l'onere di provare l'entità e la consistenza delle opere realizzate, anche attraverso la consulenza tecnica d'ufficio, la quale può essere utilizzata dal giudice per valutare oggettivamente i lavori effettuati, senza con ciò sollevare l'appaltatore dall'onere probatorio. Inoltre, il mancato adempimento da parte dell'appaltatore dell'obbligo di segnalare il superamento di una soglia di spesa pattuita non costituisce di per sé un inadempimento rilevante ai fini della determinazione del corrispettivo, qualora il committente non abbia contestato specificamente l'esecuzione e la quantità dei lavori svolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MATERA Lina - Presidente

Dott. FEDERICO Guido - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. SABATO Raffaele - rel. Consigliere

Dott. GIANNACCARI Rossana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 24765/2014 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente agli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS);
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 2162/2013 della CORTE D'APPELLO di TORINO, depositata il 06/11/2013;
ud…

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