Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29361 del 4 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:29361PEN

Massima

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Il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) richiede, oltre all'elemento oggettivo della falsa attestazione, anche l'elemento soggettivo del dolo, che non può essere automaticamente desunto dalla sola realizzazione della condotta oggettiva. Qualora il modulo prestampato in cui è inserita l'autocertificazione mendace presenti evidenti margini di incertezza e imprecisione, tali da poter ingenerare nel dichiarante un convincimento inesatto del contenuto della dichiarazione richiesta, la prova del necessario coefficiente soggettivo volontaristico del dolo non può ritenersi raggiunta, in assenza di ulteriori elementi dai quali sia possibile desumerlo. In tal caso, la responsabilità per il delitto di cui all'art. 483 c.p. non può fondarsi su una mera colposa omissione di indagine da parte del privato, essendo il reato punibile solo a titolo di dolo. Inoltre, ove la struttura e la formulazione del modulo siano talmente equivoche da far ritenere corrispondente al vero, piuttosto che falsa, la dichiarazione del privato, il reato deve ritenersi insussistente per mancanza dei suoi elementi costitutivi, oggettivo e soggettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORELLI Francesca - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Tere - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matil - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa PICARDI ANTONIETTA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore presente, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO

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