Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37807 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37807PEN

Massima

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Il dolo omicidiario può essere escluso solo in presenza di elementi probatori certi e univoci che dimostrino in modo inequivocabile l'assenza di volontà omicida da parte dell'agente, anche in caso di condotte violente e sproporzionate rispetto all'offesa subita. La mera presentazione spontanea alle autorità e le dichiarazioni di pentimento rese in dibattimento, se non supportate da un effettivo e concreto ravvedimento operoso, non sono sufficienti a giustificare il riconoscimento delle attenuanti generiche. Inoltre, la valutazione della sussistenza del nesso causale tra la condotta dell'agente e l'evento morte, nonché dell'elemento soggettivo del reato, deve essere effettuata sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di prova raccolti, senza che possano essere accolte ricostruzioni alternative dei fatti proposte dalla difesa, ove la motivazione della sentenza impugnata risulti logica e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 37/2014 CORTE ASSISE APPELLO di BOLOGNA, del 20/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa FODARONI ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
L'avv. (OMISSIS), di…

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