Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 83 del 2015

ECLI:IT:TARMAR:2015:83SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti relativi all'assegnazione di una concessione demaniale marittima, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le censure relative all'assegnazione della concessione demaniale sono inammissibili se non tempestivamente impugnate l'atto pianificatorio (Piano Spiaggia) che ha disposto tale assegnazione. L'impugnazione degli atti di rilascio della concessione e del permesso di costruire non è idonea a riaprire i termini per l'impugnazione della scelta operata in sede di pianificazione, non avendo tali atti valenza lesiva autonoma. 2. Il principio di evidenza pubblica nell'assegnazione delle concessioni demaniali marittime, pur essendo condivisibile, non era pacificamente consolidato all'epoca dei fatti, considerata la risalente normativa nazionale che si fondava sul c.d. "diritto di insistenza" del precedente concessionario. Inoltre, la disciplina applicabile consentiva comunque la presentazione di domande da parte di altri soggetti interessati. 3. L'amministrazione non ha l'obbligo di dichiarare automaticamente la decadenza del concessionario che non rispetti i termini e le prescrizioni contenuti nell'atto concessorio, ma deve valutare caso per caso se le ragioni addotte per le richieste di proroga siano giustificate. Nel caso di specie, le motivazioni addotte dal concessionario per giustificare i ritardi nell'attivazione della concessione sono state ritenute fondate, non essendo emersi concreti pregiudizi per l'interesse pubblico. 4. L'interesse di eventuali soggetti controinteressati all'assegnazione della concessione assume rilievo soprattutto in caso di appalti e concessioni, mentre nel caso di proroghe di termini per l'esecuzione di lavori edilizi l'amministrazione deve valutare prevalentemente l'interesse pubblico alla fruizione ottimale del bene demaniale, senza dover necessariamente tutelare posizioni di terzi inesistenti al momento delle richieste di proroga.

Sentenza completa

N. 00756/2013
REG.RIC.

N. 00083/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00756/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 756 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) di ((omissis)) & C. S.a.s., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)), in Ancona, corso Stamira, 10;

contro

Comune di Cupra Marittima, Comune di Cupra Marittima, in persona del responsabile
pro tempore
del Servizio Demanio, Comune di Cupra Marittima, in persona del responsabile
pro tempore
dell'Area Tecnica Urbanistica, non costituiti;

nei confronti di

((omissis))è, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.