Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17055 del 2 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:17055PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) può essere superata solo con il recesso dell'indagato dall'associazione o con l'esaurimento comprovato dell'attività associativa, non essendo sufficiente il mero decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra i fatti contestati e l'emissione della misura cautelare. Pertanto, il sequestro delle attività imprenditoriali e l'affidamento delle stesse ad un amministratore giudiziario non costituiscono di per sé prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio criminale, dovendosi invece dimostrare in modo obiettivo e concreto l'assenza di esigenze cautelari, come ad esempio attraverso un'attività di collaborazione o il trasferimento in altra zona territoriale. La struttura associativa punibile ai sensi dell'art. 416-bis c.p. è infatti indipendente ed autonoma rispetto ai mezzi utilizzati dalla stessa, sicché per superare la presunzione di cui al comma 3 dell'art. 275 c.p.p. è necessario provare il recesso dalla struttura criminale ovvero il completo disarticolamento della stessa e la sua pacifica non operatività rispetto a tutti i componenti, circostanza non ancora acclarata nel caso di specie. Né possono assumere rilievo decisivo i differenti provvedimenti emessi nei confronti dei coindagati, atteso che le posizioni processuali possono essere diverse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/10/2021 del TRIB. LIBERTA' di TRENTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
udite le conclusioni del PG PEDICINI ETTORE che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria depositata dalla difesa del (OMISSIS) ed udito il difensore avv.to Fedrizzi che ha insistito nei motivi.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 6 ottobre 2021, il tribunale della liberta' di…

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