La confisca delle armi utilizzate per la commissione di reati in materia di caccia, prevista dalla legge n. 157 del 1992, può essere disposta unicamente in caso di condanna dell'imputato, e non può essere applicata quando il reato è dichiarato estinto per intervenuta oblazione. Infatti, in assenza di una pronuncia di condanna, non trovano applicazione né le norme di cui all'art. 240, comma 1, c.p., in quanto non vi è stata condanna, né quelle di cui al comma 2 dello stesso articolo, dal momento che non risultano sequestrate cose che costituiscono il prezzo del reato, né la fabbricazione, l'uso, il porto, la detenzione e l'alienazione delle armi costituivano di per sé reato, difettando qualsivoglia elemento in tal senso. Pertanto, la confisca delle armi e delle munizioni deve essere revocata in caso di estinzione del reato per oblazione, essendo tale misura applicabile unicamente a seguito di una pronuncia di condanna.