Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28667 del 22 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:28667PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce il privato a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, commette il delitto di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale fattispecie si differenzia dall'istigazione alla corruzione attiva di cui all'art. 322 c.p., commi 3 e 4, in quanto presuppone che il pubblico ufficiale ponga il privato in uno stato di soggezione, avanzando una richiesta perentoria, ripetuta e con elevato grado di pressione psicologica, a differenza della mera sollecitazione di un semplice scambio di favori. Pertanto, la configurabilità dell'induzione indebita richiede l'accertamento di un abuso della qualità o dei poteri del pubblico ufficiale che limiti la libertà di autodeterminazione del privato, senza che sia necessaria la prova di un rapporto paritetico tra le parti finalizzato al mercimonio dei pubblici poteri. La valutazione della sussistenza di tali elementi deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di un'analisi complessiva degli elementi di prova, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che questa risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato Giusepp - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2020 della Corte di appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Sabina Vigna;
udito il Sostituto Procuratore generale Perla Lori, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di Roma, difensore della parte civile (OMISSIS), in proprio e quale titol…

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