Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19359 del 17 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19359PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari personali ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere concreto, attuale e fondato su elementi reali e non ipotetici, desumibili dalla personalità dell'indagato, dalle modalità del fatto per cui si procede e dalle sue concrete condizioni di vita. La mera conoscenza di una "personalità criminale" e un precedente penale risalente nel tempo, senza ulteriori elementi indicativi di una persistente pericolosità sociale, non sono sufficienti a giustificare l'applicazione di una misura cautelare fondata sul pericolo di commissione di nuovi delitti della stessa specie. La valutazione prognostica sulla continuità del periculum libertatis deve essere adeguatamente motivata, senza poter prescindere dalla considerazione della vicinanza temporale degli elementi indicativi della potenzialità criminale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANTOVANO Alfredo - Presidente

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Venezia del 20/12/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE NICASTRO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MANUALI Valentina, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20/12/2021, il Tribunale di Venezia, pronunciando …

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