Il giudicato formatosi su un provvedimento giurisdizionale che condanna l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro deve trovare pronta esecuzione al fine di garantire la pienezza della tutela giurisdizionale di cui all'art. 24 Cost., nonché l'equità del processo e l'effettività della tutela, di cui agli artt. 6 e 13 della Convenzione CEDU. Pertanto, il giudice amministrativo, adito con il giudizio di ottemperanza, è tenuto ad accogliere la domanda di esecuzione del giudicato, disponendo il pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni dall'assolvimento da parte del creditore degli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza che possano essere opposti ulteriori impedimenti procedurali. In caso di persistente inottemperanza, il giudice può nominare un commissario ad acta, individuato in un dirigente dell'amministrazione soccombente, senza riconoscimento di alcun compenso aggiuntivo. Le spese di giudizio, inclusi gli interessi legali sulle somme dovute, devono essere poste a carico dell'amministrazione inadempiente, in quanto funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza e necessarie per garantire l'effettività della tutela giurisdizionale.