Cassazione penale Sez. V sentenza n. 55014 del 28 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:55014PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibili i ricorsi proposti dagli imputati avverso la sentenza di appello, afferma il seguente principio di diritto: La valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, sulla base di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e apprezzamento, non è consentita in sede di giudizio di cassazione, essendo precluso al giudice di legittimità riesaminare il merito della controversia. I motivi di ricorso, pertanto, devono individuare specifici vizi di logicità e di motivazione della sentenza impugnata, tali da evidenziare la sussistenza di ragionevoli dubbi sulla correttezza della ricostruzione e valutazione operata dal giudice di merito. Il mero richiamo generico ai motivi di appello, senza indicarne il contenuto, non consente l'autonoma individuazione delle questioni che si assumono irrisolte e sulle quali si sollecita il sindacato di legittimità. Inoltre, il concorso nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni può configurarsi anche in capo a colui che non vanti direttamente un diritto di credito, qualora abbia comunque sostenuto l'indebita pretesa del coimputato, il cui soddisfacimento costituiva la necessaria premessa per il conseguimento del proprio credito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORICIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), e da (OMISSIS), nato a Palermo, il 26.8.1959, avverso la sentenza pronunciata dalla corte di appello di Palermo il 25.10.2013;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));
udito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
FATTO E DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe l…

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