Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40952 del 26 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40952PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di documenti di identità contraffatti o rubati, utilizzati per compiere atti fraudolenti come la ricettazione di assegni provenienti da reato, integra il reato di ricettazione, anche in assenza dell'originale del documento falsificato, quando vi siano elementi probatori sufficienti, come la telefonata dal cellulare dell'imputato e la testimonianza della persona cui è stata consegnata la carta di identità contraffatta, a dimostrare la consapevolezza e la volontarietà della condotta dell'imputato. In tali casi, la motivazione della sentenza che afferma la responsabilità penale dell'imputato è congrua e logicamente coerente, senza che sia necessario procedere ad ulteriori accertamenti sulla falsità del documento, essendo sufficiente la prova della sua utilizzazione fraudolenta. Inoltre, la valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione è riservata in via esclusiva al giudice di merito, senza che la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali possa integrare vizio di legittimità. Infine, la determinazione della pena, tenuto conto dell'entità dei titoli ricettati e dei precedenti penali dell'imputato, non appare eccessiva, né risulta fondata la richiesta di concessione delle attenuanti generiche in assenza di elementi specifici che le giustifichino.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to ((omissis)) del Foro di Palermo nell'interesse di Pe. Ma. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di appello di Palermo del 4.6.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. MONETTI Vito, il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.